sabato 19 marzo 2016

Una cicatrice indelebile







San Giuseppe in un cantiere.
Che bello che ormai un ritrovo cittadino sia deturpato da cantieri all'aperto, che disagio e che tristezza, come si dice al solito, si impara dagli errori, ma non lo vogliamo capire, siamo ostinati, siamo ignoranti, siamo Italiani.
Che ci possiamo fare? Nulla, siamo destinati a ripetere all'infinito questo schifo fin quando gran parte della gente capirà che continuando in questo modo facciamo sempre dei passi all 'indietro..
Ma alla fine che cazzo me ne importa.

Nell aria odore di olio, dolce dove friggono bomboloni e odore di porchetta che è dalla mattina che è avvolta nella carta, in attesa di essere smembrata e offerta ogni anno ad un prezzo maggiorato, e non diamo colpa all inflazione, puttanate, è sempre colpa del menefreghismo e dell'ignoranza.
W l'ignoranza, è lo slogan di questo millennio, ma anche degli scorsi non si scherzava affatto, ma perché continuo a scrivere queste righe che non servono affatto, si sa che è sempre così.
Che vita del cazzo.

giovedì 10 marzo 2016

Tutta la verità, nient'altro che la verità

per combattere l'andamento mentale che sto passando, è meglio lasciar tutto fuori che trattenersi il marcio che mi faccio, e che mi fanno gli altri per qualsiasi cosa, se per una persona sembra che sia la cosa giusta, non per tutti lo può essere.
se faccio o sono stronzo, non me ne frega assolutamente, devo star bene sennò faccio una strage.
vi odio tutti sinceramente.
fanculo.

mercoledì 2 marzo 2016

La Spezia is Dead.....un passo alla volta






Da quando è successo tutto questo, la differenza non si nota.
Anche se adesso è più difficile vivere ogni giorno.
Combattere.
Combattere per cosa? Ci sarà una fine a tutto questo squallore, questo modo di "vivere" sapendo che non ci sia una via di fuga?
Era da parecchio tempo che non prendevo nota di come è la situazione, era difficile trovare un modo di scrivere su un pezzo di carta,perchè in giro non si trovava, e finalmente ho trovato un quaderno su quale posso annotare quello che accade, sperando che non vada perso o distrutto, come è già successo in passato, per via che scappavo di continuo lasciando tutto nei vari rifugi in cui stavo.
E ogni volta a scrivere sempre dall'inizio.
Almeno mi tengo occupato e non vado di matto,tenendo la mente occupata, visto che ci mancava poco a finire come gli altri,
Gente che ammazzava i propri cari, o peggio. Gente che non avendo più cibo, va a caccia di altri sopravvissuti....il limite tra vivi e morti viventi ormai non esiste più.
Mi domando come faccio a resistere, a trovare la forza e a non farla finita.
Non lo so, all'inizio pensavo che avrei fatto parte dei morti che camminano perchè appena me ne sarei trovato uno quello mi faceva subito fuori invece no. Basta non pensare che ormai non fa parte dei vivi e non farsi scrupoli. E' brutto, ma se non pensi cosi, campi poco.
Questa è una regola fondamentale. anche se trovi una persona cara,che faceva parte del passato, fregatene.
Se un giorno me ne ricordo, dovrò scrivere delle regole, le stesse che una volta vedevi nei film, ma soltanto che adesso è tutto vero, e mi dovrò ricordare anche, che oltre ai morti ci sono gli "altri".
Quei esseri venuti da quei buchi su nel cielo....
Ci mancava....
Direi che sono fortunato.

La Spezia is Dead diMikahell è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.
Based on a work at http://laspeziaisdead.blogspot.it/.